Migliori parchi della Tanzania dove fare un safari

Scritto da: Giulia Raciti
Aggiornato: Giugno 10, 2024

Guida alla scelta dei parchi tanzani dove fare il safari

Per molti Tanzania è sinonimo di safari e di mare. Il Paese infatti vanta alcuni dei parchi safari più affascinanti d'Africa ed isole tropicali meravigliose, Zanzibar ma anche Pemba e Mafia. Ma è proprio quando si parla di safari che la Tanzania si posiziona come Paese numero 1 dove poter concretizzare questa avventura magica, basti pensare che ce ne sono ben 22. Alcuni più popolari di altri, ma ognuno con le proprie peculiarità ed unicità.

Sede di una serie di paesaggi maestosi, innumerevoli specie di fauna ed un tessuto culturale intessuto di ricche tradizioni, la Tanzania ospita alcuni dei parchi più famosi del continente e la cosa bella è che, a seconda del circuito che si sceglierà, in un solo viaggio potrete visitarne più di uno.

Dalle vaste pianure del Serengeti alla splendida natura selvaggia del Tarangire o del Neyere National Park (ex Selous game reserve) ogni parco offre una miscela unica di affascinanti incontri con la fauna della savana, paesaggi mozzafiato e la possibilità di sperimentare la bellezza dell'Africa nella sua forma migliore.

In questo post daremo uno sguardo più da vicino ai parchi imperdibili della Tanzania, evidenziando ciò che li rende speciali, cosa puoi aspettarti di vedere e come sfruttare al meglio la tua visita.

Che si tratti di guidare tra gli elefanti nel Tarangire, di avvistare un rinoceronte nero nel cratere di Ngorongoro o di assistere alla maestosa Grande Migrazione nel famoso Serengeti, la vostra esperienza safari in Tanzania rappresenterà sicuramente un viaggio memorabile.

Idee di safari in Tanzania
Se state cominciando a pianificare la vostra avventura assicurateve di leggere la guida completa per organizzare un safari in Tanzania o cominciate a dare un occhio ad alcuni tour safari da personalizzare.

Parco Nazionale del Serengeti

Cominciamo con il parco più famoso del Paese (se non d'Africa): il parco nazionale del Seregeti. L’ecosistema del Parco Nazionale del Serengeti è uno dei più diversificati dell’Africa sub-sahariana ed è uno dei più ricchi di animali, qui vivono tutti e cinque i cosiddetti "big five": elefanti, leoni, leopardi, rinoceronti e bufali.

Il Parco Nazionale del Serengeti condivide un confine con il Kenya e si trova a nord-ovest dell'adiacente area di conservazione di Ngorongoro. Il Parco Nazionale del Serengeti si estende su una superficie di 14.763 km quadrati e comprende una vasta gamma di praterie, insieme a estese savane boschive di acacia.

Il parco è rinomato a livello internazionale per le sue vaste mandrie di animali delle pianure e rappresenta l'unico posto in Africa dove si verificano ancora immense migrazioni di animali terrestri (la famosa grande migrazione). Riconosciuto come un prezioso patrimonio naturale, è stato aggiunto alla lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO nel 1981.

Consigli pratici per visitare il Serengeti

  • Considerate di dormire nel Parco Nazionale per almeno 2 notti.
  • Non è possibile dormire fuori dal parco Nazionale, prenotate il safari con largo anticipo se decidete di dormire nei campi tendati perchè quelli con il miglior rapporto costo/qualità si esauriscono molti mesi in anticipo
  • Per avere la possibilità di avvistare la Grande Migrazione al Nord del Serengeti (che non può essere mai garantita) saranno necessarie almeno 4 notti dentro il parco nazionale. Sono necessarie molte ore per coprire le grandi distanze.
  • Pur non raggiungendo le aree dove potrebbe trovarsi la Grande Migrazione i game drive nel Serengeti sono sempre molto entusiasmanti e ricchi di animali.
leonessa roccia serengeti
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Leoni famiglia serengeti
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Area di Conservazione Ngorongoro

Il territorio attorno al cratere del vulcano inattivo di Ngorongoro non è un parco nazionale ma un’area di conservazione nella quale viene riconosciuto alla popolazione dei Masai il diritto di vivere e spostarsi liberamente.

Il cratere di Ngorongoro rappresenta un habitat estremamente favorevole alla vita animale e la concentrazione di fauna residente è davvero impressionante: oltre a numerose mandrie di zebre e gnu, qui si possono osservare anche ippopotami, babbuini, iene e varie specie di uccelli. 

Il cratere di Ngorongoro è una caldera vulcanica inattiva situata nella Rift Valley orientale della Tanzania settentrionale, a circa 120 chilometri a ovest del centro urbano di Arusha. Il cratere misura tra i 16 ed i 19 chilometri di diametro e si estende su un'area di 264 chilometri quadrati. Il perimetro del cratere, avvolto da lussureggianti foreste, si erge ben 610 metri più in alto rispetto alla base del cratere, raggiungendo un'altitudine di 2.286 metri.

Gli scienziati ritengono che circa 2,5 milioni di anni fa, una grande eruzione fece implodere un grande vulcano attivo, provocando la formazione della caldera massiccia e ininterrotta vista oggi.

La base del cratere di Ngorongoro è caratterizzata principalmente da vaste praterie e funge da dimora per un'ampia varietà di fauna selvatica.

Qui si possono avvistare branchi di elefanti, bufali, zebre e gnu, insieme a rinoceronti neri e leopardi. È anche l'habitat delle gazzelle di Grant e di Thomson e vanta la più alta concentrazione di leoni al mondo. I Masai pascolano spesso il loro bestiame all'interno del cratere.

Il Lago Magadi, un lago alcalino poco profondo, circondato da vulcani dormienti, si distingue per essere un santuario per numerose colonie di fenicotteri rosa.

Nel 1979, questo spettacolare punto di riferimento è stato riconosciuto come patrimonio mondiale dell'UNESCO per il suo significativo valore ecologico e geologico.

La Ngorongoro Conservation Area comprende, oltre al cratere centrale, anche altre aree naturalistiche che vale la pena inserire nell’itinerario di visita, come gli altopiani orientali (crateri di Olmoti e Empakaai), gli altopiani meridionali (monte Lemagarut e lago Eyasi) e le savane del Nord al confine con il parco del Serengeti, con i laghi salati Ndutu e Masek, zone altamente consigliate tra Dicembre e Marzo per avvistare i grandi felini, in particolare leopardi e ghepardi.

Cratere Ngorongoro
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Ippoopotami Ngorongoro
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Parco Nazionale del Tarangire

Il Parco Nazionale delTarangire è l’area protetta tanzaniana che presenta la maggior concentrazione di acacie e di baobab.

Questi alberi giganteschi, dalla caratteristica forma globosa, rendono il panorama del Parco del Tarangire particolarmente suggestivo e tipicamente “africano”, anche grazie alla presenza di una consistente quantità di elefanti.

I mesi della stagione secca, tra agosto e ottobre, sono il periodo migliore per visitare questo parco poiché, al contrario del Parco del Serengeti, nella stagione delle piogge qui la fauna tende a disperdersi in maniera disordinata nelle zone circostanti. E’ proprio nella stagione secca che avviene la migrazione del Tarangire: branchi di elefanti, giraffe, gazzelle, gnu, antilopi e altri ungulati tornano a riunirsi lungo l'alveo del fiume.

L’avvistamento di questi animali è reso particolarmente facile non solo dalla numerosità delle varie colonie di animali, ma anche dal tipo di vegetazione che, durante la stagione secca, è meno fitta.

tarangire game drive
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Parco Nazionale Lake Manyara

Il Lake Manyara National Park si estende tra il lago omonimo fino al versante occidentale della Rift Valley e presenta, a differenza di altri parchi, una serie di ecosistemi molto distinti dal punto di vista faunistico e naturalistico in un territorio piuttosto circoscritto, di circa 330 kmq.

A Nord è presente la foresta equatoriale primaria, un ambiente verde e rigoglioso in netto contrasto con le zone circostanti. In quest’area è possibile avvistare consistenti colonie di babbuini e scimmie blu. Attorno al lago Manyara e alle sue paludi, si incontra il tipico ecosistema lacustre, zona popolata da colonie di ippopotami; mentre nell’area vulcanica a Sud, con sorgenti calde (60°) di Maji Moto, il paesaggio torna ad essere arido.

Una particolarità che rende unico questo parco è la presenza dei leoni di Manyara, che hanno sviluppato nel tempo l’eccezionale abilità di arrampicarsi sui rami degli alberi per riposare.

serengeti
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Lago Natron

Il Lake Natron è un lago caratterizzato dalla bassa profondità e dall’alto livello di salinità delle sue acque, dal tipico colore rosso vivo dovuto alla forte presenza di cianobatteri, unici esseri viventi, assieme ai loro principali predatori, i fenicotteri, in grado di sopravvivere in un habitat così alcalino per via delle alte concentrazioni di carbonato idrato di sodio.

A seconda del livello di evaporazione del lago, il colore delle acque può variare dal rosso al bianco al grigio; il paesaggio circostante, geologicamente interessante, arido e lunare, assieme alla costante presenza di enormi stormi di fenicotteri - e di oltre 400 altre specie di uccelli acquatici - rendono una visita al lago Natron particolarmente suggestiva in ogni stagione.

E’ possibile effettuare escursioni nelle zone attorno al lago, come alle cascate di Ngare Sero o al monte Ol Doinyo Lengai, lo spettacolare vulcano inattivo dalla perfetta forma conica. In questi territori vivono anche numerose tribù di Masai.

fenicotteri lago natron
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Parco Nazionale di Arusha

L’Arusha National Park, pur essendo il più vicino alla città di Arusha (25 km) e all’aeroporto del Kilimanjaro (35 km), è forse il meno conosciuto tra i parchi del circuito Nord, in quanto gli appassionati di safari privilegiano principalmente aree più vaste e rinomate come il Serengeti e il Ngorongoro.

Tuttavia, il Parco di Arusha offre due esperienze di safari uniche in tutta la Tanzania: il safari in canoa su uno dei sette laghi di Momela, con una spettacolare vista sui monti Kilimanjaro e Meru, specialmente indicato per gli amanti del bird-watching, e gli avvistamenti di scimmie Colobus, dal caratteristico manto nero e bianco, che popolano la foresta pluviale che circonda la zona dei laghi.

Un’altra particolarità del Parco di Arusha è la possibilità di effettuare dei safari a piedi nella parte orientale del parco: un’opzione decisamente rara, e spesso impraticabile, negli altri parchi del circuito Nord.

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Scritto da Giulia Raciti

Ciao, sono Giulia Raciti, appassionata di viaggi in Africa e Latino America, continenti in cui ho viaggiato per anni scoprendone gli angoli più nascosti e meno turistici. Mi occupo di Travel Design e viaggi su misura alle Galapagos, Patagonia Argentina e viaggi tribali in Etiopia e safari in Tanzania.

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