In questi spazi immensi flora e fauna selvatiche vivono in simbiosi perfetta e offrono uno spettacolo indimenticabile a ogni game drive.
La Riserva Nazionale del Masai Mara prende il nome dal fiume che la attraversa e, ovviamente, dalla popolazione Masai che qui è autoctona. Si sviluppa lasciando il fiume come suo epicentro e tutt’intorno solo natura selvaggia: l’uomo qui è un osservatore gradito, nulla più.
E’ nel bacino del fiume Mare che ha luogo uno degli spettacoli naturali più belli al mondo: La grande migrazione di mandrie di gnu, zebre, antilopi e gazzelle da sud a nord nei mesi da luglio a ottobre (i tempi sono indicativi in quanto tutto dipende dal cibo che gli animali trovano, quindi il famoso attraversamento del fiume NON è mai garantito, bisogna essere fortunati).
Nella Riserva del Masai Mara il miglior periodo per vederla è l’estate boreale, la nostra, che coincide con la stagione secca (dry season) in Kenya e termina con il mese di ottobre.
In questo parco sorgono lodge di lusso per chi volesse soggiornare immerso completamente nella savana, senza compromessi.
Altrettanto indimenticabile è anche il ritorno all’essenziale e l’approccio a una delle culture più antiche del mondo, attraverso esperienze di condivisione di spazi e attività con la tribù Maasai che può ospitare i viaggiatori per una o più notti nelle manyattas (situate ai confini del parco).
All’interno della Riserva è possibile anche fare un safari speciale: un volo in mongolfiera che permette di vedere lo svolgersi della vita della savana dall’alto.
E’ dai cieli del Kenya che si ha così un’idea globale delle interazioni tra animali selvatici e flora, dei loro movimenti, del grande cerchio della vita che qui possiamo vedere in totale e naturale compimento. Il balloon safari è particolarmente suggerito durante la grande migrazione.
Se atterrando a Nairobi si dovesse scegliere un solo parco nel quale fare un safari, quel parco è senza dubbio la Riserva Masai Mara che sorge lungo la Great Rift Valley.