Viaggiare in maniera responsabile - Cosa fare e cosa non fare

Scritto da: Giulia Raciti
Aggiornato: Febbraio 18, 2024

Dal 2012 promuoviamo il viaggio responsabile, gli operatori per cui lavoriamo pongono un occhio di riguardo a questo aspetto che oggi, più che nel passato, è diventato una necessità. 
Ma cosa si intende per viaggio sostenibile e cosa per viaggio responsabile? Possiamo fare davvero la differenza quando in viaggio? 

Il turismo è in aumento in tutto il mondo, regioni fino a pochi anni fa totalmente sconosciute cominciano ad essere prese d'assalto perchè il continuo aumento di voli aerei che permettono di volare dall'altro lato del mondo a tariffe piuttosto convenienti, portando con sè anche delle problematiche importanti.
L'aumento del numero di visitatori ha infatti un enorme impatto sulle risorse, l'inquinamento e anche le tradizioni delle comunità locali.

Non è mai stato più importante di oggi pensare, o ripensare, al modo in cui viaggiamo, ed è nostro compito cercare di minimizzare l'impatto e gli effetti negativi che possiamo avere sui luoghi e le comunità che visitiamo. Ma come? In questo post vogliamo proporre degli atteggiamenti che possono contribuire in maniera attiva ad un turismo etico e responsabile. 

skyline kipepeo

Distinguo - Turismo sostenibile VS Turismo Responsabile

Il 2017 è stato dichiarato dall'ONU l'Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo. Con questa proclamazione l'ONU ha voluto porre l'accento su una problematica che coinvolge tutti noi, invitando all'impegno collettivo nei confronti di scelte politiche e comportamento dei consumatori basandosi sui principi del turismo sostenibile: avere il minore impatto possibile sull'ambiente sociale e naturale di una destinazione, apportando un contributo alle esigenze economiche locali aiutandole a mantenere, allo stesso tempo, la loro integrità culturale. 

"La prosperità economica, l'inclusione sociale, la pace e la comprensione, la conservazione culturale e ambientale", per usare le parole del Segretario generale dell'UNWTO, Taleb Rifai, è quello che tutti noi turisti, ma anche gli operatori, i Governi, dovrebbero tenere in mente in materia di viaggio. 

La sottile linea rossa che distingue il turismo sostenibile da quello responsabile verte unicamente sull'individualità. 
Se le scelte del governo in materia di turismo non possono dipendere da noi chiaramente (turismo sostenibile). 
Noi, dall'altro lato, possiamo cercare di viaggiare quanto più responsabilmente possibile (turismo responsabile).
Possiamo quindi fare scelte nel rispetto della cultura locale, dell'ambiente, cercando di contribuire al miglioramento della vita delle comunità che ci ospitano. Segue una lista di cose da fare, o da non fare, per viaggiare responsabilmente e sentirsi parte di un filone turistico che apporta beneficio nel mondo! 

La necessità di sostenere attività turistiche sostenibili e lo sviluppo di capacità rilevanti che promuovano la consapevolezza ambientale, conservino e proteggano l'ambiente, rispettino la fauna, la flora, la biodiversità, gli ecosistemi e la diversità culturale e migliorino il benessere e il sostentamento delle comunità locali.

ONU

Viaggiare in maniera responsabile - Cosa fare e cosa non fare

Sii responsabile già a casa tua

Essere responsabili durante i viaggi dovrebbe essere un impegno che rinnoviamo a scelte di vita quotidiana che sono già consuetudine, non dovrebbe quindi richiedere eccessivo sforzo in quanto uno stile di vita responsabile dovrebbe essere adottato già a casa propria. 
Usiamo meno plastica, non consumiamo energia inutilmente (spegniamo le luci quando non necessarie, non far funzionare elettrodomestici tutto il giorno o troppo spesso, usiamo le email e i formati elettronici piuttosto che la carta, compriamo locale).
Segui queste stesse linee guida quando in viaggio, facendo sì che sia una abitudine e non una forzatura.  

Acquista locale 

Sostieni negozi di souvenir locali, mangia dove vanno i locali e prova nuove pietanze. Queste scelte uniscono l'utile al dilettevole.
Da un lato infatti sostieni le comunità locali, dall'altro stai vivendo una esperienza fatta di comunicazione e condivisione con chi ti circonda.
Intrattieniti con il venditore, chiacchiera, e porta a casa questo ricordo che potrebbe entrare nel ventaglio dei più interessanti fatti.
Non attendere di essere in aeroporto per acquistare i regali da portare a casa, ma cerca piccoli pensieri strada facendo e soprattutto distribuisci il denaro. Compra presso negozianti differenti. 

perù

Pensa prima di negoziare per averne un piccolo vantaggio 

La negoziazione spesse volte è una tradizione, non è raro che i turisti  vengano ricaricati maggiormente per il sol fatto di essere stranieri.
E' anche vero che anche il turista più squattrinato, che comunque ha pagato molti soldi per volare nel Paese e si concede piccoli lussi che i locali non possono, camere confortevoli o una semplice birra serale, è comunque più ricco di chi ha di fronte in quel momento. 
Se la negoziazione è spesse volte una prassi, anche divertente, prima di negoziare su 1 o 2 dollari, pensa e chiediti se questo risparmio apporta qualcosa nella tua vita. Chiediti se invece quel dollaro non possa fare la differenza nella giornata del venditore. Quel dollaro potrebbe non essere molto per te, ma potrebbe significare un pasto per la famiglia di quella persona. 

Rispetta la cultura e le leggi  

Le leggi di alcuni Paesi possono piacerti o meno, ma il tuo obbligo è rispettarle. Anche se non in linea con quanto tu ritieni sia giusto.
Informati sulle tradizioni. Il Paese è conservatore? E' molto religioso? Posso o non posso indossare abiti succinti? Posso camminare la notte da solo? Imparando e seguendo queste abitudini durante il viaggio, avrai un'esperienza più autentica e, in alcuni casi, eviterai di finire in prigione! 

Rendi il tuo impatto minimo

Pensaci due volte a chiedere una busta di plastica, soprattutto quando sei in Paesi in via di sviluppo in cui la cura ambientale non segue regole precise e la maggior parte della popolazione non se ne cura.

La gestione dei rifiuti in questi Paesi è un problema enorme e semplicemente rifiutando buste di plastica, usa la tua, utilizzando più volte la stessa bottiglia (o ancor meglio una borraccia) ed evitando contenitori di plastica. Con questi piccoli gesti possiamo contribuire, anche se in piccola maniera, ad accumulare quanta meno plastica.

Quando il costo troppo basso potrebbe essere indice di personale non pagato

Assicurati che chiunque sia coinvolto nel tuo viaggio sia pagato adeguatamente, se non dovesse esserlo lascia una mancia generosa.
Non è facile capire chi rispetta i lavoratori da chi non lo fa, purtroppo però è pratica comune in numerosi Paesi in via di sviluppo, in cui viaggiare è comunque molto dispendioso, cercare di creare dei costi attraenti per i turisti facendo leva sull'unico costo variabile: il salario dei lavoratori.

Durante il tour chiedi alla tua guida se è pagata adeguatamente, rassicurandolo che non lo riporterai all'agenzia (attenzione perchè rischiate, credendo di aiutare, di farlo licenziare e quindi peggiorare la situazione).
Nel caso in cui la risposta fosse negativa, lascia una mancia, quanto credi sia giusto, per contribuire alla vita quotidiana di chi, nella maggior parte dei casi, lavora stagionalmente, ha una famiglia da portare avanti e, pur di lavorare o confidando nelle mance, è disposto a farlo gratuitamente (o quasi). 

Non fare la carità

E' difficile non cedere, soprattutto quando a chiedere aiuto sono i bambini e gli anziani in evidente stato di difficoltà, certi incontri riescono a turbare anche il cuore tra i più gelidi.
Dobbiamo ricordare che in alcuni Paesi del mondo alcune persone piuttosto che mandare i bambini a scuola, preferiscono mandarli per le strade a chiedere denaro. Si sà infatti che un bambino colpisce più duro di un adulto.
Chiaramente non vogliamo fare di tutti i casi una regola, ma se vuoi veramente aiutare concretamente,  invece di dare denaro alle persone in strada, puoi sempre invitare a pranzo o cena, o comprare dell'acqua e cibo, oppure chiedere alla tua guida quale associazione seria si prenda cura dei bisognosi e devolvere un pò di denaro a chi lavora sul campo e sa come utilizzare i tuoi aiuti al meglio. 

Non distribuire doni, nè caramelle, ai bambini

Molti turisti partono da casa, soprattutto chi è in procinto di viaggiare in Africa, pieni di regali (quaderni, penne, colori) da distribuire in giro ai primi bambini che si incontrano per strada e che chiedono un regalino.

Sappiamo che siete in buona fede e credete di fare del bene, in verità in questa maniera si sta incentivando l'atto della richiesta. 
Se vuoi donare materiale scolastico, fallo alle scuole direttamente, o chiedi alla tua guida chi ne potrebbe far buon uso.
Sicuramente la sensazione, temporanea, di aver aiutato e fatto felice qualcuno non ci sarà, ma sul lungo periodo sai che hai contribuito ad una gestione migliore delle tue donazioni.

Un'altra cosa da non fare MAI, è distribuire caramelle. I bambini in Paesi di sviluppo non sono abituati a lavarsi i denti e le caramelle non fanno altro che creare problemi ai denti che nessun dentista potrà curare, perchè non ce ne sono o non possono permetterselo.
Se vuoi regalare qualcosa di dolce, e nutriente, compra della frutta locale e offri una banana, o un mango o qualsiasi altro frutto di stagione.
Ne beneficeranno i loro denti e anche la loro salute generale.

Non giudicare pensando che il tuo punto di vista sia quello giusto 

E' difficile calarsi totalmente nella cultura di un Paese a noi sconosciuto. Alcuni turisti partono già prevenuti, l'atteggiamento peggiore che si possa adottare. 
Approcciarsi con una mentalità occidentale a culture differenti dalle nostre e pretendere che tutti si comportino secondo quello che per noi è giusto o non è giusto è un errore da evitare. 
Per esempio, le tribù africane, che sono tante e differenti le une dalle altre, vivono l'approccio al turismo in maniera distinta.
Alcune tribù chiedono una fee di ingresso che poi servirà per comprare i beni di prima necessità per la comunità.
In altre si acquista direttamente il cibo di cui potrebbero aver bisogno. L'esperienza fatta in un luogo non deve necessariamente replicarsi altrove, datti del tempo per capire come funziona una organizzazione sociale locale e sii tu ad adattarti e non pretendere il contrario. 
Non giudicare basandoti solo sul fatto che stai pagando e ti senti "derubato", queste persone nell'accogliere te durante il giorno non vanno a lavoro nei campi o con il bestiame, aprono le porte di casa loro per permetterti di vedere come vivono. Questa richiesta di denaro non è sintomo di mancanza di genuinità, ma semplicemente un modo giusto per guadagnare qualcosa dalla giornata di lavoro perduta ed intrattenere il turista che ha viaggiato tanto lontano spendendo molto denaro. 

Non giudicare, crea un contatto ma mantieni il distacco come osservatore, senza cercare di modificare, giudicare o contestare quello che, secondo te, non è giusto (tranne che non lo sia realmente), fai domande alla tua guida e cerca di comprendere. Sii aperto a stili di vita differenti dai tuoi, e accetta le diversità, anche quelle che potresti non gradire. 

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Scritto da Giulia Raciti

Ciao, sono Giulia Raciti, appassionata di viaggi in Africa e Latino America, continenti in cui ho viaggiato per anni scoprendone gli angoli più nascosti e meno turistici. Mi occupo di Travel Design e viaggi su misura alle Galapagos, Patagonia Argentina e viaggi tribali in Etiopia e safari in Tanzania.

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