Il caffè è uno dei principali prodotti dell’economia guatemalteca, basti pensare che dal 2000 al 2010, è stato il primo produttore centroamericano di caffè ed al momento è decimo a livello mondiale.
Questo piccolo Paese soffre una forte competizione con i giganti della produzione di caffé come la Colombia ed il Brasile ma in definitiva il Guatemala ha poco che spartire con le coltivazioni industriali ed estensive di questi Paesi.
Nel 2014 il Guatemala ha esportato 3,88 milioni di sacchi da 60kg di caffè. Molte aziende italiane, come la Illy e Lavazza, comprano caffè in Guatemala per i suoi incredibili aromi e sapori, anche se è la Germania il primo importatore in Europa.
Il caffè in Guatemala fu portato dai frati domenicani durante la conquista spagnola e per molti anni è stato esclusivamente coltivato all’interno dei monasteri dell’attuale Antigua.
I vari terremoti che distrussero la città e le guerre d'indipendenza fecero crollare la produzione. Durante le ultime decadi del 1800 in Guatemala emigrarono molti italiani e francesi che svilupparono la produzione del caffè creando enormi latifondi, chiamati fincas, dove veniva impiegata la manodopera Maya.
Nelle prime decadi del 1900 furono invece i tedeschi ad aprire molte aziende di caffè, soprattutto nella zona di Cobàn.
Il caffè del Guatemala è di qualità arabica, con aromi più floreali ed un contenuto minore di caffeina rispetto alla qualità robusta, ed è coltivato nelle montagne utilizzando la tecnica chiamata “bajo sombra”, ovvero le piante sono protette dalla luce diretta del Sole grazie alle chiome di alberi frondosi. Questa modalità di coltivazione è sicuramente meno invasiva sull’ecosistema rispetto alle piantagioni intensive.
Con la tecnica bajo sombra infatti è possibile ricreare all’interno della piantagione l’habitat ideale per numerosi uccelli tipici del Guatemala. Uno svantaggo di questo tipo di coltivazione è la difficoltà nella raccolta del caffè per via del terreno montagnoso, spesso inclinato, e perché la raccolta dev’essere fatta a mano un chicco alla volta.
Esistono otto regioni in Guatemala dove viene coltivato il caffè:
Di seguito vi descrivo le migliori Fincas del Guatemala dove potrete conoscere più da vicino il mondo del caffè ed i processi produttivi, dalla semina alla raccolta, dall’esiccazione alla tostatura. Ovviamente ogni processo ha un suo periodo: la raccolta del caffè inizia a ottobre e termina in aprile.
In questo periodo è possibile vedere le fasi di raccolta, lavaggio ed essicazione dei chicchi.
Con le prime piogge di maggio inizia il periodo di fioritura delle piantine e bisognerà aspettare ottobre per la successiva raccolta. Queste fasi differiscono in base alla regione ed all’altitudine in cui il caffè viene coltivato.
In Guatemala troverete sostanzialmente due tipi di aziende che producono caffè: le fincas di famiglie private e le cooperative di contadini. Le prime sono aziende con enormi latifondi, decine e decine di ettari coltivati tramandati dalle famiglie generazione dopo generazione.
Queste fincas hanno una casa padronale molto grande con mobilio d’epoca coloniale e spesso offrono la possibilità di ospitare visitatori all’interno della finca.
Vi raccomando la visita della Finca Rabanales in Fraijanes, vicino alla capitale, e della Finca Filadelfia a pochi km da Antigua.
Le cooperative agricole invece sono associazioni di piccoli proprietari terrieri, contadini che hanno avuto accesso alla terra, circa un ettaro a famiglia, e che hanno iniziato la produzione di caffè.
Le cooperative spesso riuniscono un centinaio di piccoli produttori. Ho avuto il piacere di visitare le Cooperative Agricole “La Voz que Clama en el Desierto” di San Juan la Laguna presso il Lago Atitlàn e la “Cooperativa Samac” di Cobán. In entrambi i casi la cooperazione italiana da diversi anni sviluppa il progetto CaféyCaffè a sostegno delle comunità locali e soprattutto delle madri lavoratrici e dei loro figli più piccoli.
Anacafé è l’Associazione Nazionale del Caffè e rappresenta tutti i produttori di caffè in Guatemala. Ha stabilito una marca di caffè guatemalteco di cui ha poi distinto le otto varietà prodotte nelle regioni sopra descritte.
Ha sede nella capitale dove promuove a livello internazionale il caffè del Guatemala, organizza corsi di formazione, analizza i suoli, piante ed acque per migliorare la produzione del caffè.
Inoltre ha creato Funcafé, una fondazione che supporta le comunità più isolate, le madri lavoratrici ed i loro figli durante l’epoca di raccolta.
In questi ultimi anni la Cooperazione Italiana ha partecipato attivamente supportando e finanziando i programmi di Funcafé. Uno di questi programmi è CaféyCaffè.